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Il Vesuvio e i Campi Flegrei sono la stessa cosa?

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Vesuvio e Campi Flegrei

Napoli è famosa per il suo vulcano ben visibile da ogni angolo della città: il Vesuvio, con la sua tipica conformazione conica che si staglia sul golfo. Eppure non è l’unico vulcano della zona di Napoli. La zona dei Campi Flegrei, famosa per la solfatara e oggetto negli ultimi anni di un’intensa attività sismica, è il secondo vulcano della città, e anche il più grande. In realtà si tratta di uno dei vulcani più grandi e pericolosi d’Italia e di tutta l’Europa.

Le due conformazioni vulcaniche, quindi, non sono la stessa cosa, ma da molto tempo ci si domanda se i due vulcani possano essere in qualche modo collegati e gli esperti non escludono questa possibilità.

Vesuvio e Campi Flegrei: due conformazioni diverse

I vulcani sono molti diversi tra di loro. In generale esistono moltissime tipologie e sottocategorie di vulcani nel mondo che li rende molto diversi tra di loro e il Vesuvio e i Campi Flegrei non potrebbero essere più diversi tra di loro.

Vesuvio

Vesuvio

Nonostante ciò si trovano a una distanza relativamente breve tra di loro. I Campi Flegrei si trovano a ovest di Napoli e interessano una vasta area che comprende anche i comuni limitrofi. Il Vesuvio, invece, svetta a una trentina di chilometri di distanza, nella zona sud est della città di Napoli.

Il Vesuvio è il classico vulcano così come lo vediamo nell’immaginario collettivo, con un cono eruttivo e i pendii scoscesi che gli donano la forma conica. Questa tipologia di vulcano è detta stratovulcano.

I Campi Flegrei, invece, sono un supervulcano. Questa tipologia si estende su una vasta area di diversi chilometri, chiamata caldera, e conta decine di crateri. La zona è anche interessata dal fenomeno del bradisismo, ovvero l’innalzamento e lo sprofondamento del suolo dovuto all’attività sismica e vulcanica, e da numerose sorgenti e fumarole.

Attività diverse

Anche le attività vulcaniche sono molto diverse tra di loro. Il Vesuvio è l’unico vulcano attivo dell’Europa continentale, anche se al momento si trova in uno stato cosiddetto “dormiente” o di quiescenza. L’ultima eruzione risale al 1944, a seguito di una fase eruttiva iniziata nel 1631. Al momento lo stato di allerta del vulcano è verde, in quanto gli esperti non evidenziano alcuna attività sospetta.

Molto diversa è, invece, la situazione dei Campi Flegrei, il cui stato di allerta è giallo e la sua attività è costantemente monitorata. L’ultima eruzione, tuttavia, risale al 1538, a seguito della quale la zona è iniziata a sprofondare.

Vesuvio e Campi Flegrei sono collegati tra di loro?

Erroneamente si può pensare che i due vulcani siano collegati tra di loro, in realtà non solo le attività vulcaniche avvenute nel corso della loro vita sono state differenti sia nelle tempistiche che nelle modalità, ma anche il materiale fuoriuscito era molto diverso tra di loro.

Vesuvio e Campi Flegrei

Vesuvio e Campi Flegrei

Tutto ciò, denota che le probabilità che i due vulcani siano collegati nelle profondità della terra siano estremamente remote.

Sembra proprio, quindi, che i due vulcani abbiano due camere magmatiche ben distinte e separate tra di loro, che non dovrebbero interferire l’una con l’altra.

Tuttavia, sono stati effettuati alcuni studi che potrebbero evidenziare una camera magmatica in comune, ma molto più in profondità rispetto alle due camere magmatiche presenti più vicino alla superfice. Ma anche questa ipotesi è molto remota. Le due camere magmatiche evidenziate, infatti, non si trovano nemmeno alla stessa profondità. Quella del Vesuvio è stata evidenziata intorno ai 3-4 chilometri di profondità, mentre quella dei Campi Flegrei intorno agli 8 chilometri.

Sebbene molti esperti stiano ancora studiando la possibilità di una camera magmatica in profondità in comune, questa ipotesi è altamente improbabile.

Inoltre, se uno dei due dovesse eruttare è praticamente impossibile che l’attività vulcanica rischi di trascinare e attivare anche l’altro vulcano.

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