Moda
La storia dei jeans
I jeans e i tessuti in denim sono uno degli elementi più iconici della moda. Ripresentati negli anni in tutte le forme e sempre amati da tutte le generazioni. Ma questo capo d’abbigliamento non è nato come un capo di moda, ma come un abito da lavoro. Ripercorriamo insieme la storia dei jeans.
La nascita del blue jeans e del denim
Per risalire alla nascita del tessuto diventato famoso come “jeans” o “denim”, dobbiamo tornare indietro fino al 1400.

Denim
In quell’epoca, un tessuto di colore blu, molto resistente, fu inventato nella città di Chieri, Torino, ed esportato attraverso il porto di Genova. Nel mondo quel tessuto e quella particolare tonalità di blu veniva identificata come “Blu de Genes” (Blu di Genova), ed è propria dal Blu de Genes che nasce il termine Blue Jeans!
Nel 1500 il tessuto si diffuse in tutta Europa, ma non veniva utilizzato per i vestiti, ma per realizzare sacchi e teli.
Tuttavia, negli anni successivi alla sua invenzione un altro luogo iniziò a produrre questo tipo di tessuto: la città di Nimes, in Francia.
Quando queste due stoffe viaggiavano nel resto del mondo venivano identificate come Blu de Genes e Blu de Nemis, che successivamente diventò denim!
Oggi la stoffa si produce in tutto il mondo e i termini jeans e denim non sono più collegati alle città di Genova e Nimes.
La nascita dei pantaloni blue jeans
Solamente nel ‘800 si pensò di utilizzare questo tessuto nei capi di abbigliamento. Tuttavia, vista la sua peculiare resistenza, il blue jeans trovò il suo posto negli abiti da lavoro.
Ci troviamo in California, nel 1850, in piena caccia all’oro! In California, a San Francisco, si trovava un imprenditore tedesco, Levi Strauss, che aveva un’azienda di abiti da lavoro e per primo pensò di utilizzare questo tessuto per i suoi capi.
Successivamente, i pantaloni in denim furono migliorati da Jacob William Davis, che entrò in società con Levi Strauss e depositarono il brevetto per il primo jeans denim nel 1873.
Da abito da lavoro a capo di moda
Tuttavia, nel 1890 il brevetto depositato scadde e altre aziende iniziarono a produrre i pantaloni in jeans. Con molte più menti che lavoravano sullo stesso prodotto le migliorie aumentarono, furono inseriti elementi che al primo brevetto di Strauss e Davis mancavano, come i passanti per la cinta o la cerniera lampo.

Jeans
Inizialmente i pantaloni in denim venivano utilizzati da minatori, contadini e addetti ai lavori pesanti. Nel 1935 fu messo in commercio il primo pantalone in jeans da donna, ma anche in questo caso essi venivano utilizzati solamente dalle donne impiegate nelle fabbriche.
La seconda guerra mondiale
Sebbene il tessuto fosse nato diversi secoli prima in Europa, il jeans come capo d’abbigliamento veniva utilizzato solamente negli Stati Uniti. Questo fino alla seconda guerra mondiale, quando il capo d’abbigliamento giunse nel vecchio continente e trovò una nuova vita.
Molti artisti iniziarono a indossare i pantaloni in jeans e il grande pubblico li iniziò a vedere non più solamente come abito da lavoro, ma come capo di moda.
Artisti come James Dean, Elvis Presley, Bob Dylan li mostrarono sul grande schermo e nel mondo della musica e negli anni ’60 i jeans diventarono un simbolo della controcultura e delle contestazioni giovanili che imperversavano in quegli anni.
I jeans oggi
I jeans oggi hanno superato qualsiasi barriera geografica, politica e culturale e hanno raggiunto il mondo intero, qualsiasi ceto sociale e ogni contesto.

Denim
Si stima che vengono prodotti circa due miliardi di jeans l’anno. Ogni cittadino ne possiede in media 7 paia, ma oggi il tessuto non si trova solamente sui pantaloni ma in quasi qualsiasi capo d’abbigliamento, dalle camicie ai giacchetti, dalle borse alle scarpe.
La popolarità dei denim non conosce ostacoli e continua ad affascinare tutti, generazione dopo generazione.
