Natura
Animali in via di estinzione: specie che possono farcela (ancora)

Quante volte avete sentito dire che il nostro pianeta è calo di biodiversità? Troppe vero? Beh, purtroppo tutte le belle lezioni su come trattare bene l’ambiente e gli animali fatte alle scuole elementari evidentemente non ci sono servite perché nonostante si sappia da tempo l’uomo ha continuato a dare adito al cambiamento climatico, distruggendo interi habitat, attuando opere di bracconaggio inquinando senza sosta. Tutto questo ha messo a dura prova la sopravvivenza di molte specie animali. Siccome però non tutto è perduto ci sembrava doveroso parlare di alcuni animali in via d’estinzione che però possono essere ancora salvati.
Animali in via d’estinzione: il nostro amato Panda gigante
E quando si parla di animali in via d’estinzione non si può non parlare del nostro amato amico panda gigante. Simbolo indiscusso della conservazione globale e della speranza per l’ambiente, questo animale negli anni è stato forse il più gettonato quando si parlava di riscaldamento globale.

Il panda gigante
Grazie agli sforzi del governo cinese, qualcosa è stato fatto. Sono stati infatti creati dei parchi protetti e delle riserve naturali che vadano a tutelare il suo habitat, tanto che la popolazione di questa specie è attualmente in crescita e l’animale è passato dallo status in pericolo allo status vulnerabile. Questo secondo l’unione internazionale per la conservazione della natura, secondo alcuni però questa specie è ancora in pericolo perché il cambiamento climatico potrebbe comunque minare la disponibilità del cibo più amato dal panda: il bambù.
Gorilla di montagna: una lenta ma decisa risalita
Tra gli animali in via d’estinzione oggi c’è anche il gorilla di montagna. Forse non lo conoscete, ma si tratta di un animale di dimensioni piuttosto importanti che vive tra le foreste nebbiose di Uganda, Repubblica democratica del Congo e Ruanda.
Un animale che ormai da tempo viene protetto addirittura da dei corpi armati, e che viene sottoposto a controlli sanitari costanti grazie anche ad una forte cooperazione tra i governi delle zone in cui vive e le ONG locali. Grazie al lavoro di queste persone questa specie sta aumentando la sua popolazione, non solo, anche il turismo responsabile a contribuito a finanziare dei progetti che aiutassero le organizzazioni mondiali a preservare l’habitat di questa specie.
Una cosa simile è accaduta anche al rinoceronte bianco meridionale, che negli anni ’90 era uno degli animali meno presenti sul globo. Fino a vent’anni fa ce ne erano rimasti meno di 100 esemplari, oggi però conta oltre 15.000 individui. Questo grazie ai programmi intensivi di protezione e allevamento che nelle riserve private hanno protetto questo animale dalla minaccia del bracconaggio.
E spendiamo qui è una parola proprio su questo argomento. Nonostante debba secondo noi essere un tabù, il bracconaggio in realtà è ancora particolarmente in voga, soprattutto in alcuni paesi del mondo. Soffermandoci principalmente sull’Africa, visto che qui la percentuale di bracconieri è altissima, è stata istituita una vigilanza costante e specifica solo ed esclusivamente a protezione delle specie protette che vivono in questi posti.
Tartaruga marina verde e animali in via d’estinzione degli Oceani
A questo punto, visto che stiamo descrivendo alcuni animali in via d’estinzione che grazie alle politiche di protezione ce la stanno facendo a superare lo scoglio del pericolo ambientale, una delle storie più incoraggianti da raccontare è sicuramente quella della tartaruga marina verde.

La tartaruga marina verde
Anche questo è un animale di cui si è sempre molto parlato soprattutto in relazione al cambiamento climatico e a come l’uomo tratta l’ambiente. Fino a 15 anni fa nelle aree dei Caraibi e del Pacifico queste tartarughe erano pochissime. Per fortuna ad oggi le nidificazioni sono in aumento, grazie a delle reti di pesca modificate che riducono le catture accidentali.
Non solo, sono state attuate anche delle campagne contro il consumo di uova e carne della tartaruga marina verde. Anche la protezione delle spiagge permette una riproduzione costante e corretta.
Tigre del Bengala, Condor Californiano e Volpe delle Isole del Canale
Concludiamo il nostro articolo dedicato agli animali in via d’estinzione che possono comunque essere salvati, parlandovi di tre specie che da sempre combattono contro il bracconaggio e il cambiamento climatico.
La prima specie quella della tigre del Bengala che, nonostante stia mostrando dei segni di recupero, è sempre una delle specie più braccate da coloro che amano la caccia grossa. A complicare la situazione c’è la frammentazione dell’habitat in cui vive, che continua a rappresentare un rischio.
In California c’è invece un animale che fino alla fine degli anni ’80 vedeva presenti nel mondo soltanto 27 esemplari. Il condor della California stava per diventare un animale da museo. E’ stato salvato da un ambizioso programma di riproduzione in cattività. Oggi ne esistono oltre 500 individui di cui 300 vivono in libertà. Una delle più straordinarie storie di recupero nella storia della conservazione delle specie americane.
E sempre in California c’è questa piccola volpe, endemica, che era quasi scomparsa a causa di malattie e predatori. La volpe delle isole del Canale è ancora tra noi perché sono stati effettuati dei rapidi interventi. Interventi mirati a ripopolare le zone delle isole al largo della California in cui vive. Anche questo, un raro caso in cui la conservazione ha donato risultati visibili in tempi brevissimi.
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