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Scienza

Trovato un mondo fatto d’acqua

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Trovato un mondo fatto d’acqua nel sistema Kepler-10, dopo la scoperta di Kepler-10b. Il nuovo mondo scoperto è molto più grande del pianeta Terra ed è stato battezzato col nome di Kepler-10c. Un pianeta acquatico, ricco di ghiaccio, nuovi rilevamenti hanno stabilito che si tratta di un mondo mai visto prima. Le proprietà di questo esopianeta sono state definite dai ricercatori grazie al Telescopio Nazionale Galileo alle Isole Canarie.

Trovato un mondo fatto d’acqua: cosa sappiamo di questo esopianeta

Grazie ai ricercatori sappiamo che si tratta di un pianeta subnettuniano con un raggio 2,35 volte quello del nostro pianeta e quindi un volume 13 volte quello della Terra. La sua massa è letteralmente enorme: 11 volte quella del pianeta Terra. Questo ultimo dato ci suggerisce che ci sia una minore densità rispetto a quella di un mondo roccioso. Su quest’ultimo punto, il team stima che si tratta di un pianeta con un mondo acquatico, cioè appartiene a quella classe di pianeti ricoperti da un oceano profondo e un’atmosfera ricca di vapore acqueo.

Ma Kepler-10c non è solo un esopianeta composto d’acqua; potrebbe avere anche una gran parte composta da acqua ghiacciata con strati differenziati tra loro. Il suo compagno, Kepler-10b, ha un raggio 1,47 volte quello del nostro pianeta e una massa circa tre volte superiore. Diciamo che più o meno è quello che ci si aspetta da un pianeta di tipo roccioso. La sua orbita è molto vicina alla sua stella, effettua un’orbita completa in meno di un giorno, mentre Kepler-10c impiega 45 giorni.

Come hanno scoperto questi due esopianeti? Mentre passavano davanti alla loro stella hanno creato una piccola eclissi. Queste nuove stime dei ricercatori sono arrivate qualche giorno fa, e sono frutto dello studio del modo in cui i due pianeti esercitano una forza di attrazione sulla loro stella. Infatti queste oscillazioni hanno permesso ai ricercatori di formulare stime più precise delle loro proprietà. Ma non solo! Hanno scoperto anche che questi due pianeti non sono soli. Infatti il team ritiene che sia presente un terzo pianeta, Kepler-10d, che ha un’orbita più lontana che un giro completo attorno alla stella ogni 151 giorni.

Trovato un mondo fatto d'acqua

I tre esopianeti sono stati trovati nel sistema stellare Kepler-10.

Kepler-10d: quando fu scoperto? Fatti curiosi sui tre esopianeti

Secondo quanto si legge sul blog della NASA questo esopianeta fu scoperto nel 2023:

Kepler-10 d è un esopianeta simile a Nettuno che orbita attorno a una stella di tipo G. La sua massa è 12,68 volte quella della Terra, impiega 151 giorni per completare un’orbita attorno alla sua stella e dista 0,5379 UA dalla sua stella. La sua scoperta è stata annunciata nel 2023.

Il sistema stellare Kepler-10 è situato a circa 560 anni luce di distanza, vicino alle costellazioni del Cigno e della Lira. Kepler-10b è il più piccolo esopianeta roccioso conosciuto, sino ad ora, ed è stato scoperto nel 2011. Anche Kepler-10c è stato scoperto nel 2011, a maggio. Entrambi gli esopianeti sono, a detta dei ricercatori, due mondi molto caldi.

Secondo quanto riporta il blog della NASA Kepler-10c è stato identificato per la prima volta da Kepler e successivamente convalidato utilizzando una combinazione di una tecnica di simulazione al computer chiamata “Blender” e del telescopio spaziale Spitzer della NASA.

Trovato un mondo fatto d'acqua

Il pianeta è completamente ricoperto da acqua e ghiaccio stratificato.

Trovato un mondo fatto d’acqua: qualche curiosità

Sempre secondo i ricercatori, Kepler-10c si è formato molto più lontano dalla sua stella. Pensano che il ghiaccio si sia accumulato in un pianeta e poi sarebbe stato spazzato via dalla luce e dal vento solare. Questo esopianeta, e molto probabilmente anche il suo vicino, si è spostato verso l’interno col passare del tempo. Quindi questo gli ha permesso di mantenere la sua ricca composizione di acqua sin dalla sua origine.

Studiare la migrazione dei pianeti può aiutare gli scienziati a comprendere come si formano i sistemi planetari e i pianeti stessi. Anche se qui non abbiamo questo tipo di esopianeti, lo stesso vale per l’origine del Sistema Solare.

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