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Guardians: ll principe William e la serie sui ranger

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Il principe William e la serie sui ranger: ci mostra il lavoro “pericoloso” che fanno per tutelare la fauna selvatica. I Guardiani metteranno in luce il coraggio dei protettori del mondo naturale “invisibili, inascoltati e sottovalutati”, afferma il principe. Sapete che uno dei mestieri più pericolosi del pianeta è proprio la guardia forestale? La nuova docuserie lanciata dal principe William parla proprio di questo, dei “rischi del mestiere”. Si chiama “Guardians” ed è una serie in sei parti che è stata lanciata a fine maggio. Il principe afferma che sostenere i protettori del mondo naturale è stato particolarmente speciale perché ne aveva incontrati molti durante i suoi viaggi.

Guardians

Conosciamo bene l’amore del principe per l’Africa.

Guardians avrà un presentatore d’eccezione

Il principe del Galles parla del suo grande amore per l’Africa nel primo episodio della docuserie. Infatti il pilastro del suo impegno reale è proprio la protezione del nostro pianeta, un impegno direi “principesco”. Ha quindi deciso di collaborare con la BBC per creare una docuserie che mette in luce specificamente il lavoro “critico” svolto dai ranger in prima linea nella conservazione.

La docuserie si può già guardare su Youtube e sui canali social di BBC Earth. La serie è stata creata per l’ente benefico della Royal Foundation: United for Wildlife. Composto da sei episodi, ognuno incentrato su una diversa area del mondo. Il primo episodio ci porta nell’area protetta di Dzanga-Sangha nella Repubblica Centrafricana. Ci racconta la storia di un bracconiere pentito, che adesso si impegna con dedizione a proteggere la fauna selvatica.

Guardians

Qui vediamo una foto riferita al quarto episodio.

Guardians: cosa ne pensa il principe William?

Il principe è il presentatore d’onore della serie, durante un’intervista afferma:

“È nato dal desiderio di educare, mostrare, mettere in luce e mettere in luce gli uomini e le donne brillanti che sono in prima linea nella conservazione in tutto il mondo. La realtà è che proteggere il nostro mondo naturale è diventato uno dei lavori più pericolosi del pianeta. Dobbiamo comprendere e riconoscere i custodi della natura e il lavoro fondamentale che svolgono… Ogni giorno corrono enormi rischi come prima linea nella difesa della natura”.

Nel primo episodio, parla proprio del suo amore per l’Africa:

“Ho avuto la fortuna di viaggiare in Africa molte volte nel corso degli anni, e il continente ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore”. Nel profondo della Repubblica Centrafricana si trova Dzanga-Sangha, una delle ultime grandi aree selvagge incontaminate del nostro pianeta. Qui, elefanti e gorilla vagano ancora attraverso foreste secolari, insieme a comunità che vivono in armonia con la natura da generazioni”.

Poi, dedica un pensiero al bracconaggio:

Molti pensano che fare il soldato, il poliziotto siano lavori pericolosi e che la gente metta a repentaglio la propria vita. Non credo che la gente si renda conto che è lo stesso per questi ragazzi e ragazze in tutto il mondo. Spero che questo metta in luce la determinazione, la resilienza e l’entusiasmo che queste persone hanno nel prendersi cura del mondo naturale”.

Guardians

Il principe del Galles si impegna a salvaguardare il pianeta con la Royal Foundation.

La comunità indigena di Caru in Brasile

Si tratta di una popolazione indigena che si impegna a preservare sia il territorio dove vive, che le proprie tradizioni. Ogni settimana verranno pubblicati nuovi episodi: dedicati all’Himalaya, al Mar di Cortez in Messico, al Parco Nazionale Kruger in Sudafrica, allo Sri Lanka e alla Terra Indigena di Caru in Brasile.

Chi c’è dietro la produzione della serie? Nientemeno che i documentaristi Zandland. La United for Wildlife è stata fondata dal principe William e dalla Royal Foundation nel 2013. Questa associazione è un’alleanza globale volta a promuovere una risposta efficace alle crisi che affliggono il mondo naturale.

In attesa dei nuovi episodi, vi consigliamo di collegarvi al canale Youtube della BBC per vedere il primo bellissimo episodio.

 

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