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La Formula 1 arriva a Imola
La Formula 1 arriva a Imola: è arrivato finalmente il Gran Premio dell’Emilia Romagna, un fine settimana ricco di eventi in pista e fuori. Noi tifosi della rossa abbiamo sofferto parecchio questo fine settimana. Sono stati giorni intensi, ricchi di emozioni, straordinarie rimonte e cocenti delusioni. Un ritorno di un vecchio volto molto amato e la presenza di personaggi famosi nei paddock hanno allietato le giornate dei tifosi presenti nel circuito.
La Formula 1 arriva a Imola e Verstappen brilla
La McLaren è stata sempre vicina ai vertici sia nelle prove che sulla gara vera e propria. Infatti ha condotto tutte le prove di venerdì e sabato, terminate con la Pole di Oscar Piastri davanti a Max Verstappen e alla sua Red Bull. Basandoci su questo avevamo pensato che il team di Woking avrebbe primeggiato anche durante la gara di domenica. Nonostante questo, nessuno aveva fatto i conti con il campione Max, che con un sublime sorpasso su Piastri durante il primo giro alla chicane del Tamburello, ha preso sin da subito lo scettro del comando.
Gli sportivi amanti della Formula 1 e del team della Red Bull hanno gioito come non mai grazie al neopapà Max. Dal sorpasso, Max ha rapidamente guadagnato terreno, mentre la McLaren ha scommesso tutto facendo rientrare Piastri ai box in anticipo. Mossa che, purtroppo, non ha dato i suoi frutti perché Max ha resistito con grinta ad un potenziale undercut rimanendo in prima posizione.
Sicuramente ha avuto il tempismo dalla sua, quando è stata chiamata la Virtual Safety Car al 29° giro, dopo l’uscita di pista di Esteban Ocon e della sua Haas. In questa occasione il team della Red Bull è stato furbo e ha richiamato Max ai box, questo di fatto lo ha riportato in testa.
Verstappen parla del coraggioso sorpasso di Piastri
Possiamo dire che la vittoria di Max sia stata anche aiutata dall’audace mossa di Piastri ad inizio gara. Da quel momento infatti Max non si è più guardato indietro ottenendo la seconda vittoria della stagione per lui e per la Red Bull.
Ecco cosa ha detto durante l’intervista:
“La partenza in sé non è stata particolarmente brillante, ma poi ero ancora sulla linea esterna, praticamente la linea normale, e ho pensato: ‘Bene, proverò a mandarla all’esterno’. Ha funzionato davvero bene! Questo ovviamente ha sprigionato il nostro ritmo, perché una volta in testa, la macchina era a posto. Ho potuto gestire bene le gomme e oggi avevamo un ottimo ritmo. Di nuovo, un enorme miglioramento rispetto a venerdì , e ne sono molto contento.
Quella VSC è stata piuttosto comoda per i pit stop, e anche con la mescola dura, credo che il nostro ritmo fosse molto forte. Poi c’è stata la Safety Car, quindi il gruppo si è ricomposto. Ma anche alla ripartenza, penso che siamo riusciti a gestire tutto molto bene e a portare a casa il risultato.
Sono incredibilmente orgoglioso di tutti. È stata una settimana molto importante per noi, la macchina si è comportata davvero bene e penso anche che l’intera esecuzione della gara, il momento dei pit stop, i pit stop stessi, siano stati tutti molto buoni.”
Il compagno di squadra Yuki Tsunoda, si è ripreso bene dall’incidente avvenuto in qualifica, è risalito sino alla decima posizione. Questo gli ha permesso di guadagnare l’ultimo punto della giornata.

Le due Ferrari sono state una delusione, la Rossa negli ultimi anni non ci sta regalando molte gioie.
La Safety Car protagonista della gara
La Virtual Safety Car all’inizio e la Safety Car, entrata in pista dopo che Kimi Antonelli ha letteralmente parcheggiato la sua monoposto sull’erba, hanno dato un’ulteriore mano a Max. La strategia della McLaren ha visto Lando Norris arrivare davanti al compagno Piastri, conquistando così il secondo posto sul podio.
Nella classifica dei piloti, Norris e Piastri, saranno sicuramente preoccupati visto che le vittorie di Verstappen lo hanno fatto salire al terzo posto, proprio dietro di loro. Max, come un puma che adocchia la sua preda e non la molla, è intenzionato a superare i due piloti e prendersi l’iridata corona di miglior pilota del GP 2025.
La Formula 1 arriva a Imola e la Ferrari non brilla ancora
Noi fan della Rossa di Maranello attendiamo ancora di vedere la Ferrari in testa, almeno per i GP italiani sarebbe davvero bello. Attendevamo con ansia il ritorno della Formula 1 all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. Per Lewis Hamilton è stato un fine settimana molto speciale perché ha potuto sentire tutto l’amore speciale unico dei tifosi Ferrari.
Purtroppo, come al solito il team non ci regala gioie facili, la squadra ha avuto difficoltà a darci qualcosa di cui esultare sabato. Infatti le qualifiche sono state a dir poco disastrose, da mettersi le mani nei capelli, la voglia di lanciare il telecomando e spegnere la TV era sempre più forte. Charles Leclerc e Hamilton sono stati eliminati in Q2 dopo aver concluso la sessione rispettivamente in P11 e P12.
Nonostante questo cataclisma del sabato, sembra che in gara i due piloti abbiano recuperato un pochino della loro grinta. Infatti entrambe le monoposto hanno recuperato diverse posizioni dando filo da torcere agli avversari. Sebbene entrambe la Virtual Safety Car e la Safety Car non siano state assolutamente d’aiuto a Leclerc. Il pilota monegasco infatti era tra quelli che avevano effettuato il pit stop all’inizio della gara. Ma si è rivelata ideale per Hamilton, perché durante il pit stop ha perso pochissimo tempo. Infatti le gomme più fresche lo hanno agevolato nella rimonta, facendolo arrivare quarto.
La Williams e il suo riscatto, la “caduta” di Antonelli
Un risultato solido portato a casa dalla Williams, che ha ottenuto il quinto posto con Alex Albon grazie alla sua vivacissima prestazione in gara. Lo stesso pilota ha fatto delle affermazioni nell’intervista post gara dicendo che era veramente convinto di avere una reale possibilità di arrivare al podio in questo Gran Premio tutto italiano.
Carlos Sainz è arrivato all’ottavo posto, completando il bottino di punti della squadra. Invece il giovane pilota italiano Kimi Antonelli non è proprio riuscito a tagliare il traguardo. Infatti il diciottenne non ha raggiunto la Q3 nella qualifica di sabato, partendo tredicesimo nella gara di domenica. Era in zona punti, quando un problema di affidabilità lo ha costretto al ritiro al 44° giro. Questo è quanto ha dichiarato il pilota italiano durante il post gara:
“È stato sicuramente un fine settimana molto intenso, mentalmente ed emotivamente, e penso di non aver gestito le cose al meglio. Penso soprattutto al fatto di aver cercato di risparmiare energia, ma non ho fatto un gran lavoro e ho potuto sentire che ciò ha influenzato un po’ anche la guida, perché sentivo di non avere abbastanza energia.”
Il ritorno “col botto” di Colapinto e Tsunoda
Franco Colapinto ci ha davvero stupito, ma non in senso positivo. La sua esperienza a Imola è stata tutt’altro che felice. Infatti è uscito di pista durante le qualifiche, prima di concludere la gara di domenica fuori dalla zona punti.
Anche durante la Q1, il pilota argentino ha urtato la barriera all’uscita della chicane del Tamburello. Questo ha danneggiato la sua Alpine facendolo piazzare al 16° posto sulla griglia. Questa posizione è rimasta invariata anche in gara.
Un altro “botto” è stato sicuramente quello di Tsunoda che ci ha fatto prendere davvero un bello spavento! Durante la Q1 la sua auto è uscita di pista sulla ghiaia, ribaltandosi poi all’impatto con le barriere di protezione. Fortunatamente è uscito dalla monoposto ed è riuscito ad andarsene, ma questo grave incidente ha fatto rallentare la sessione di prove. Subito dopo Colapinto è finito con la sua Alpine contro le barriere. Sembrava di guardare un episodio di Wacky Races, dove Dick Dastardly e il suo cane Mattley mettevano delle trappole contro gli avversari (che fossero nascosti in qualche parte del circuito di Imola?).
Chi era il volto noto ai paddock?
Il Dottore! Niente di meno che Valentino Rossi, la star storica della moto GP più amata d’Italia. C’erano poi alcuni membri della nazionale italiana di rugby e la leggenda del calcio brasiliano Ronaldo.
C’era anche una piccola star a quattro zampe che ha letteralmente rubato la scena a Leclerc: il barboncino nano di Pierre Gasly, Simboca. Ma stranamente non c’era traccia di Roscoe, il bulldog di Hamilton.
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