Sport al femminile: le atlete che stanno facendo la storia

Praticate sport? Qualunque sia la vostra disciplina vi sarete accorti che negli anni le donne stanno diventando sempre di più. Lo sport al femminile sta registrando record e consapevolezza. Le atlete contemporanei non si limitano ad eccellere ma diventano un vero e proprio modello culturale e politico con una voce autorevole nel dibattito sociale. Vediamo quindi quali sono le icone del presente quelle del passato che ci aiutano a vivere lo sport come qualcosa di inclusivo, di adatto a tutti, senza genere.

Le icone del presente dello sport al femminile

Partiamo col parlare delle icone del presente dello sport al femminile. Oggi ci sono alcune donne che si stanno imponendo per carisma, determinazione e talento. La prima di cui mi piacerebbe parlare è Simone Biles, la ginnasta statunitense che più di ogni altra è riuscita a ridefinire i limiti delle possibilità di un atleta della sua disciplina con acrobazie mai viste.

Biles sfida ormai da anni le convenzioni del sistema sportivo americano, si allena e parla apertamente di salute mentale. Un prodigio che è diventato con il tempo la voce di tutte quelle ragazze che praticano sport e si sentono sopraffatti dall’attività motoria nonostante rappresenti per loro tutta la vita.

Simone Biles, campionessa di ginnastica artistica statunitense

Con lei non posso poi non citare Serena Williams: icona globale, vincitrice di 23 titoli del Grande Slam. Quello per cui la ricordano tutti però è la sua battaglia per l’uguaglianza di genere che è riuscita ad ispirare i milioni di donne in tutto il mondo.

E in Italia? Il nostro paese a tantissime donne nello sport. Tantissime donne che con impegno hanno portato avanti le loro battaglie e hanno dimostrato di essere un punto di riferimento nello sport internazionale. La prima è sicuramente Federica Pellegrini, ovvero la prima donna al mondo a nuotare 200 m stile libero sotto 1 minuto e 53 secondi. La seconda che voglio citare e Valentina Vezzali che ha dato vita ad un nuovo stile di precisione nella scherma. Chiudi poi con Bebe Vio che ha rivoluzionato la percezione della disabilità negli sport Paralimpici. Un simbolo di resilienza e determinazione che ha spinto tante ragazze disabili a praticare sport.

Le nuove promesse

Stavo pensando di parlare delle icone del passato dello sport al femminile, ma poi ho pensato che fosse più importante guardare al futuro.

Larissa Iapichino, campionessa di atletica, figlia della campionessa Fiona May

Tra le promesse dello sport e internazionale, ci sono tante giovanissime che stanno guadagnandosi il rispetto delle veterane sulla scena mondiale. Una tra tutte Larissa Iapichino, figlia della famosissima Fiona May, che nel santo è lungo sta dimostrando il suo purissimo talento. Una combinazione di carattere personale ed eredità genetica unica nel suo genere.

Nel nuoto invece c’è Benedetta Pilato, che si sta facendo strada con grinta, raggiungendo risultati eccezionali dimostrando a tutti che il futuro del nuoto è già iniziato (e nello sport al femminile il futuro del nuoto è lei).

Oltre il campo: attivismo e cambiamento

Lo sport al femminile sta cambiando. Vive ormai da anni una scia che gli ha permesso di maturare e trasformarsi in qualcosa di importante anche a livello sociale.

Una delle sfide maggiori che stiamo affrontando è il riconoscimento della parità salariale. Soprattutto nel calcio nel tennis, le differenze economiche di retribuzione tra uomini e donne restano ancora evidenti e molte squadre, come ad esempio la nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti, stanno conducendo delle vere e proprie battaglie legali per l’uguaglianza dei compensi.

Federica Pellegrini, campionessa italiana di Nuoto

Oltre a questo c’è anche un attivismo che porta le atlete ad un crescente impegno in temi come la maternità nello sport o la discriminazione razziale. Anche la rappresentanza nei ruoli dirigenziali sta contribuendo a cambiare profondamente tutte l’ecosistema sportivo globale.

L’obiettivo è dimostrare che lo sport al femminile non è più una nicchia da proteggere, ma piuttosto una potenza culturale e mediatica incostante e forte espansione. Le atlete di oggi sono forti, umane, vulnerabili e combattive. Ma cosa ancora più importante sono libere, libere di praticare la loro disciplina del cuore al di là degli schemi che il mondo dello sport gli impone.