Intelligenza Artificiale
IA nelle scuole: opportunità e timori

Anche se mi piace pensare che non sia così, è un fatto che l’intelligenza artificiale sia ormai parte integrante della nostra quotidianità. Quasi tutti abbiamo ormai in casa oggetti come Alexa e utilizziamo Chatbot con cui conversare o generatori di immagini testi. A questo punto forse sarebbe il caso che qualcuno dicesse quanto è importante studiare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. A quanto pare finalmente a breve verranno creati dei corsi specifici di IA nelle scuole. In questo articolo ho voluto quindi rilasciarvi qualche considerazione in merito per valutare insieme opportunità e timori di questa introduzione scolastica.
IA nelle scuole
Potremmo parlarne a lungo, ma il panorama che vi ho descritto brevemente nell’introduzione secondo me è già sufficiente. Fatte queste brevi considerazioni io penso che insegnare l’IA nelle scuole sia non soltanto un’opportunità ma anche un vero e proprio dovere.
L’intelligenza artificiale infatti è qualcosa che in un futuro prossimo crea posti di lavoro, quindi far capire ai nostri ragazzi come nasce e come funziona è una nostra responsabilità educativa.

Perché introdurre l’IA nelle scuole? Ve lo spieghiamo noi
Molti dei giovani di oggi sanno già come funziona lo strumento di intelligenza artificiale, ma non lo conoscono a fondo, non ne vedono le sfaccettature multidisciplinari. Ecco quindi che frequentare un corso dedicato a questo permetterebbe ai nostri studenti di affacciarsi poi nel mondo del lavoro con competenze digitali e tecnologiche tutte nuove che non sono più un’opzione ma piuttosto una base da cui poter partire.
Offrire gli strumenti giusti
Se volete la mia personale visione, parlare di IA nelle scuole significa offrire degli strumenti atti a capire cosa si nasconde dietro ad un algoritmo, che ora più che mai è atto a prendere decisioni automatiche per migliorare la qualità di vita dell’essere umano e velocizzare i compiti.
Non stiamo parlando quindi di trasformare tutti i giovani studenti in sviluppatori o ingegneri, ma piuttosto di educare le nuove generazioni ad utilizzare gli strumenti messi a loro disposizione per migliorare la propria esistenza e al tempo stesso allenare il proprio pensiero critico.
Parlare con l’intelligenza artificiale infatti non significa semplicemente richiedere ad uno strumento di effettuare un compito al posto nostro, ma piuttosto significa avere la capacità di porre domande intelligenti e di leggere il mondo con consapevolezza.
Le preoccupazioni di molti dell’IA nelle scuole
Ma se ci sono tutti questi lati positivi, perché la maggior parte delle persone considera l’insegnamento delle IA nelle scuole come qualcosa di cui aver paura? Secondo me, professori e genitori sono preoccupati che i propri figli e studenti possano utilizzare questi strumenti per evitare di imparare quelle che sono le basi della propria cultura generale. La realtà è che proibendo l’uso delle IA i nostri ragazzi sono sempre più spinti a trovare soluzioni alternative per utilizzarle facendo finta di non averlo fatto.

Introdurre l’insegnamento dell’AI nelle scuole vuol dire creare adulti più consapevoli delle potenzialità della tecnologia a loro disposizione
La vera sfida sta nel mettere a disposizione questi strumenti digitali e creare un’informazione corretta relativamente all’oro utilizzo. Quindi, anche se potenzialmente utilizzare piattaforme di intelligenza artificiale per svolgere compiti o studiare argomenti specifici può essere qualcosa che spegne la concentrazione, non possiamo non sottrarci all’avvento del progresso.
Si tratta di un percorso obbligato, attraverso il quale i nostri studenti devono passare per imparare a diventare degli esseri umani pensanti che sfruttano il mondo digitale e la tecnologia per vivere meglio e risolvere i problemi più facilmente.
Insegnare l’IA nelle scuole per comprenderla
Concludo con un’ultima considerazione. Insegnare l’IA nelle scuole non significa soltanto insegnare ad usarla, ma piuttosto vuol dire insegnare a comprenderla.
Se un giorno i nostri ragazzi saranno vittime inconsapevoli di una tecnologia che non conoscono, potrebbero addirittura scambiarla per magia o vederne solo lati negativi. L’obiettivo quindi è insegnare come funziona un modello generativo per poi spingere le nuove generazioni ad usare l’intelligenza artificiale come strumento per l’alfabetizzazione tecnologica, culturale e umana.
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