Musica
Sanremo 2025: cosa ci ha lasciato davvero?
Sono passati ormai diversi mesi, ma ultimamente se ne sta parlando molto. Sanremo 2025 è stata un’edizione del festival un po’ particolare. Diretta da Carlo Conti, ha segnato una svolta nel panorama musicale italiano e ora la kermesse fa parlare di sé perché potrebbero esserci dei risvolti significativi nell’edizione 2026. Pronti a scoprire insieme a noi che cosa ci ha lasciato questo festival e che cosa ne sarà di lui il prossimo anno? Continuate a leggere.
Sanremo 2025: formula rinnovata, che piace
Quello di cui tutti hanno parlato durante e successivamente a questo festival di Sanremo 2025 e che è stata un’edizione che ha cercato di unire tradizione e rinnovamento trovando una formula che ha portato al festival moltissimi ascolti in più rispetto all’anno precedente.
La scelta musicale del direttore artistico, ovvero Carlo Conti, si è rivelata seppur audace particolarmente vincente. Conti ha saputo dare adito ai veterani della musica italiana spronando però molti dei giovani emergenti provenienti dai circuiti Indie e Urban. Quello che ci lascia quindi quest’ultimo festival di Sanremo è una ricca riflessione sulla complessità della scena musicale attuale, grazie ad una selezione che ha ampliato la platea degli ascoltatori sollevando comunque qualche critica da chi avrebbe voluto una linea artistica più netta e coerente.
Lista dei Big di Sanremo 2025
Anche il vincitore di questa edizione ha dettato scalpore, perché la vittoria è andata ad un brano intimista e malinconico che ha saputo parlare al cuore del pubblico ma che poi ha dimostrato che lasciar vincere un autore troppo giovane e inesperto non era la formula vincente per promuovere la musica italiana all’estero agli Euro Music Awards. Poco importa, ciò che è chiaro, è che la canzone d’autore sta tornando al centro della scena contesti e arrangiamenti più profondi e poco patinati.
Ma cosa ci dice tutto questo sul futuro del Festival?
Ma vediamo ora di andare un pochino più in profondità nella nostra riflessione relativa a questa edizione di Sanremo 2025 per arrivare poi a quelli che sono gli attuali rumors sul festival di Sanremo 2026.
Forse lo avete letto anche voi: per il prossimo anno potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione logistica della kermesse. Secondo alcuni fonti provenienti direttamente dalla RAI ci sarebbe in ballo l’idea di trasferire il festival sanremese a Viareggio, in un’edizione simbolica che vuole dare vita ad un nuovo format.
L’obiettivo è portare quel tipo di prodotto di intrattenimento al di fuori del Teatro Ariston dove è nato ed è rimasto per oltre settant’anni. Questo perché con questa edizione 2025 ci siamo accorti che il vento sta cambiando e che non conta tanto il posto in cui viene realizzato il festival ma piuttosto come il festival viene realizzato, tanto che se l’idea andasse in porto e l’anno prossimo la manifestazione musicale si intrattenesse a Viareggio potrebbe anche diventare itinerante. Un po’ com’era il festival bar di tanti anni fa.
Sanremo 2026 potrebbe non tenersi più all’Ariston… ecco cosa sappiamo
Ma torniamo alle prime indiscrezioni sulla prossima edizione. Carlo Conti dovrebbe essere ancora il direttore artistico, forte del successo di questo Sanremo 2025 e della sua capacità di tenere insieme le diverse anime della musica italiana. Aldilà di questo, dal punto di vista musicale, l’intenzione degli organizzatori sarebbe quella di voltare completamente pagina e orientare tutto verso una sonorità più internazionale.
Sanremo 2025: dall’italiano centrico al pop elettronico e al soul contemporaneo
Se Sanremo 2025, come abbiamo visto, è stato il momento d’oro del cantautore italiano-centrico, Sanremo 2026 potrebbe essere più aperto al mondo e puntare su sonorità come quella del pop elettronico o del soul contemporaneo.
C’è chi parla di inserire artisti legati al mondo della musica latina, mentre altri pensano che l’importante sia promuovere brani e sound che possano diventare virali su piattaforme come TikTok e Instagram. Di questo abbiamo già avuto comunque una sorta di accenno quest’anno, dove i social media hanno avuto un ruolo centrale centrale nel determinare quelli che sono stati i successi e gli insuccessi degli artisti in gara. Aldilà della giuria infatti, molti brani hanno raggiunto la V realità su queste piattaforme prima ancora di essere trasmessi in radio, media che di solito lanciava o meno il successo di una canzone in gara.
Insomma, il festival di Sanremo è in continuo divenire, ormai negli anni si è trasformato e forse l’anno prossimo uscirà dalle mura dell’Ariston. Ci piace questa cosa? Forse sì, perché tempo di svecchiare: il festival non è più soltanto una composizione musicale ma un evento culturale a tutto tondo, e come tale deve essere trattato cercando di ampliarne le possibilità di influenza su tendenze, linguaggi ed identità.