Scienza
Bere Caffè può salvarti la vita. Ecco come berlo

Attenzione! Bere caffè è un’abitudine che fa male! Questo è quello che c’è stato detto negli ultimi trent’anni: il nostro rituale mattutino preferito nuoce gravemente alla nostra salute. E se invece non fosse così? Recenti studi hanno rivalutato il consumo di caffè decretandone gli effetti positivi sulla salute. Per farsi che questo accada però si deve prestare attenzione al momento della giornata in cui lo si beve e alla quantità oltre che alla qualità del caffè. Scopiamo quindi insieme quali sono le nuove tendenze scientifiche relative al consumo di caffè.
Bere caffè al mattino: il tempismo che fa la differenza
Bere caffè al mattino è un’abitudine, per alcuni una coccola, per altri qualcosa di irrinunciabile. La ricerca scientifica ha quindi iniziato a studiare questa abitudine per capire se realmente quello che era stato detto negli ultimi trent’anni era vero, cioè che bere troppo caffè, ovvero in generale, fa male alla salute.
Studiando attentamente la qualità del caffè e valutandone gli orari in cui lo si consuma di solito la scienza ci dice oggi che bere il caffè al mattino riduce il rischio di mortalità al 16% e il rischio di malattie cardiovascolari del 31%. La cosa importante su cui si deve fare attenzione e non berlo subito come primo alimento appena svegli. La prima cosa che si deve assumere una volta che ci si è alzati dal letto e l’acqua, solo successivamente possiamo concederci la nostra tazzina di caffè.

Bevi il caffè al mattino, dopo un bel bicchiere d’acqua, con il tempo ridurrai le probabilità di stare male
Altro dato interessante della ricerca svolta in merito e pubblicata sul European Heart Journal e che il caffè va consumato preferibilmente tra le quattro del mattino e mezzogiorno. Consumarlo successivamente a quest’orario o durante l’intera giornata vanifica gli effetti protettivi della caffeina.
Perché questo accade?
Ma perché è importante valutare l’orario in cui bere caffè? Perché secondo gli scienziati c’è una stretta correlazione tra la caffeina e i ritmi circadiani. La caffeina infatti avrebbe effetti antinfiammatori più efficaci al mattino e perderebbe questi effetti nel corso della giornata.
Addirittura, consumarlo dopo il mezzogiorno e in grandi quantità significherebbe mettere a dura prova il proprio stomaco e il proprio intestino. Quindi il consiglio è di iniziare la giornata con una o al massimo due tazze di caffè per avere un impatto positivo sia sul cuore che sulla motivazione.

Bere caffè è un rito mattutino che ognuno di noi svolge a casa o al bar
Infatti il caffè gioca anche un ruolo molto importante a livello emotivo. Donna infatti carica ed energia non perché la caffeina risvegli, ma perché il rito del caffè motiva l’essere umano a dare il via alla propria giornata.
Bere caffè con moderazione: dose e contenuto contano
Parlavamo prima di consumarlo in grandi quantità. C’è infatti chi supera le due tazze al giorno (4 tazzine) e si ritrova ad avere l’effetto contrario sul cuore i cui battiti aumentano a dismisura.
Una recente analisi e poi associato anche gli effetti positivi del caffè agli ingredienti che vi vengono aggiunti. Non si dovrà quindi soltanto badare alla quantità di caffè ingerito ma anche alla sua qualità. Questa ricerca della Journel of Nutrition a evidenziato che se il caffè viene zuccherato e gli zuccheri aggiunti superano i 2,5 g per tazza, il caffè diventa automaticamente nocivo.

Quando bere il caffè? Mai dopo le 12.00
O meglio, gli zuccheri aggiunti o i grassi dei dolcificanti potrebbero vanificare in gran parte i vantaggi del caffè. Ovviamente lo studio non impone di non utilizzare dei coadiuvanti, ma mette in guardia sul fatto che utilizzarli potrebbe nuocere alla salute più di quanto non si sia detto dovesse nuocervi il caffè stesso.
Uno sguardo alla prevenzione
Bere il caffè aiuta anche a prevenire le malattie neurodegenerative. Possiede infatti alcuni antiossidanti che attivano il cervello. acido clorogenico e polifenoli sono infatti i maggiori amici della prevenzione contro Alzheimer e Parkinson. E volete sapere qual è la popolazione che meglio reagisce agli effetti positivi del caffè? La popolazione italiana.
L’italiano medio beve almeno tre tazzine di caffè al giorno e questo lo aiuta a ridurre del 44% le cause di mortalità e fino al 59% la mortalità legata al cancro. Non solo, è stato dimostrato che gli italiani sono una delle popolazioni che e meglio vive il rapporto con il caffè, perché lo beve con moderazione e forse per questo oltre che per le condizioni ambientali in cui viviamo siamo una delle popolazioni più longevi al mondo.