Natura
Perché i Poli si spostano?

Un recente studio, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, evidenzia uno spostamento dei poli geografici della Terra, a causa della fusione e della redistribuzione dei ghiacci causato dai cambi climatici.
Come sta cambiando la posizione dei Poli
I poli terrestri stanno cambiando forma e posizione a seguito dei cambiamenti climatici. Questo è quanto riportato dallo studio realizzato da un team di ricercatori dell’Institute of Geographic Sciences and Natural Resources Research dell’Università Accademica delle science cinese e pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters.

Spostamento dei poli
Secondo lo studio le calotte polari si fondono a causa dei cambiamenti climatici, la massa oceanica si ridistribuisce e i ghiacci si fondono drasticamente, spostando la posizione dei poli geografici terrestri.
Tuttavia, i cambiamenti climatici non sono l’unico fattore che causa ciò. I poli si spostano e si modificano anche per altre cause naturali, ma i cambiamenti climatici stanno accelerando e ingrandendo il fenomeno.
Grandi terremoti e maremoti, come quello avvenuto nel 2004 nell’Oceano Indiano, hanno spostato l’asse terrestre, modificando anche la posizione dei poli.
Gli scienziati hanno spiegato come anche il riposizionamento dei ghiacci giochi un ruolo fondamentale nello spostamento dei poli: “Poiché la Terra ruota attorno al proprio asse come una trottola, se varia la distribuzione delle masse nella parte superiore di tale enorme trottola, essa inizierà a oscillare perché cambia l’asse di rotazione”.
La rotazione della Terra intorno al proprio asse è soggetta alle variazioni di massa sul pianeta, causate dalla pressione atmosferica, dalle correnti oceaniche, dalle interazioni tra nucleo e mantello e ora sembrerebbe anche dallo scioglimento dei ghiacciai causato dal cambiamento climatico.
Fino a 27 metri entro il 2100
I ricercatori dell’ETH di Zurigo hanno studiato e analizzato gli ultimi dati raccolti e studiato lo spostamento dei Poli dal 1900 a oggi. Inoltre, hanno studiato i prospetti futuri di quella che potrebbe essere la fusione e la ridistribuzione dei poli nei prossimi decenni, tenendo conto dei diversi scenari che potrebbe assumere il cambiamento climatico causato dall’attività umana.

Inclinazione dell’asse terrestre
I principali responsabili dello spostamento dei poli sono i ghiacciai che si stanno fondendo in Groenlandia e in Antartide ma anche, in percentuale minore, i ghiacciai minori.
Secondo le proiezioni effettuate dal team di ricercatori, nella peggiore delle ipotesi il Polo Nord arriverebbe a spostarsi di 27 metri in direzione ovest, entro il 2100, rispetto alla posizione attuale. Ma anche nella migliore delle ipotesi lo spostamento sarebbe notevole, raggiungendo i 12 metri verso ovest.
Sebbene, come abbiamo detto, i poli si spostano anche per altri fattori, non direttamente legati all’attività umana, quella evidenziata dai ricercatori è una variazione senza precedenti.
“Questo effetto supera di gran lunga l’effetto dell’aggiustamento isostatico glaciale, ovvero il rimbalzo della terra solida dopo la fine dell’ultima era glaciale. Ma quanto sta avvenendo significa che l’azione umana ha spostato i poli in misura maggiore rispetto alle ere glaciali”.
Quali saranno le conseguenze dello spostamento dei poli
Gli spostamenti avvenuti fino a ora non hanno avuto sostanziali conseguenze per l’uomo, né per le altre razze che abitano il pianeta.
Lo spostamento dell’asse terrestre avvenuto a seguito dello tsunami del 2004 ha richiesto un aggiustamento delle rotte di navigazione.
Un ulteriore spostamento causerà danni analoghi, ma maggiore è lo spostamento dei poli, più evidente saranno le conseguenze.
Uno spostamento di tale portata, come evidenziato dagli scienziati nei prospetti, avrà conseguenze sulla navigazione satellitare e sulle sonde spaziali. Gli scienziati, infatti, utilizzano l’asse terrestre per mappare le posizioni dei satelliti e delle sonde spaziali. Se lo spostamento dell’asse terrestre sarà importante nel corso dei prossimi decenni gli scienziati si troveranno ad avere difficoltà a ritrovare la posizione di un veicolo spaziale.