Spazio
Far crescere alghe su Marte con un contenitore 3D

Far crescere alghe su Marte con un contenitore in plastica stampato 3D è possibile? Gli esseri umani del futuro potrebbero avere un nuovo alleato. Infatti le alghe potrebbero produrre bioplastiche per creare veri e propri habitat sostenibili. Nello specifico si sta studiando la Dunaliella tertiolecta, una specie di alga verde che è cresciuta dentro delle camere realizzate con bioplastica acido polilattico. L’utilizzo di questo habitat potrebbe, in futuro, creare un ciclo autosufficiente per l’approvvigionamento di altro materiale da costruzione.

Le missioni su Marte e sulla Luna potrebbero essere l’inizio della colonizzazione dello spazio da parte dell’umanità in un futuro non molto lontano.
Far crescere alghe su Marte per creare habitat sostenibili
Il futuro dei coloni su Marte potrebbe essere dovuto alla bioplastica. Tempo fa leggevo un articolo interessante su Science Advances, praticamente diceva che le alghe verdi prosperano in ambienti simili a quello di Marte. Dove? Dentro habitat bioplastici traslucidi. Questa ricerca è stata riportata dagli studiosi il 2 luglio. Questo cosa vuol dire? Che le alghe che producono bioplastiche, (ovviamente coltivate dentro questi habitat) potrebbero fornire l’umanità del futuro di molto materiale di costruzione per realizzare strutture abitabili.
Questo potrebbe essere di grande aiuto ai coloni del futuro, che potrebbero costruire ovunque gli occorre, senza farsi inviare continuamente il materiale dalla Terra. Sarebbero anche più autosufficienti. Robin Wordsworth, planetologo dell’Università di Harvard, dichiara:
“Le condizioni extraterrestri sono generalmente molto ostili. Se pensi alla Luna, allo spazio profondo o a Marte, non è una passeggiata”.

Abbiamo mandato i robot in avanscoperta, e tramite i satelliti più potenti abbiamo saputo che c’è molta acqua su Marte, anche se sotto forma di ghiaccio.
Una delle maggiori preoccupazioni: ci sarà abbastanza acqua?
Ovviamente colonizzare Marte non sarà una passeggiata di salute. Una delle preoccupazioni maggiori è sicuramente se ci sia o meno la presenza di una quantità d’acqua tale da permettere la vita sul pianeta. Sappiamo già che una missione su Marte è in progetto, ma pressione atmosferica su Marte è solo l’1% di quella terrestre, troppo bassa perché esista acqua liquida.
Wordsworth afferma che se si mettesse dell’acqua in un recipiente, questa congelerebbe e si trasformerebbe molto presto in vapore. Infatti lui e i suoi colleghi stanno cercando un modo per proteggere l’acqua, in modo da poter coltivare le alghe.
I contenitori in PLA, o acido polilattico, una comune bioplastica utilizzata ad esempio negli utensili compostabili, possono creare un gradiente di pressione che stabilizza l’acqua. Questo perché le camere 3D hanno un aspetto opaco che permette di bloccare i raggi ultravioletti dannosi. Però, lascia abbastanza luce da permette alle alghe di proliferare. Lo studioso afferma che i materiali che occorrono sono: una stampante 3D e cellule algali per accelerare la crescita.
Far crescere alghe su Marte non è un’impresa così impossibile
Oltre alla stampante 3D e le cellule algali, occorrono anche altri elementi. Questi due elementi si trovano già su Marte e sono il ghiaccio e l’anidride carbonica. Secondo Wordsworth:
“È più facile coltivare alghe o piante in condizioni simili a quelle di Marte che mantenere in vita gli esseri umani. Il gradiente di pressione atmosferica all’interno dei becher, ad esempio, era ancora troppo basso per la sopravvivenza umana, attestandosi intorno al 4% di quello terrestre. La biologia umana è estremamente esigente ed estremamente delicata, mentre la maggior parte della vita fotosintetica è molto più resistente”.
Però questi habitat non sono ancora pronti per il Pianeta Rosso. Infatti non sono stati progettati per resistere alle rigide temperature di Marte. Ma Wordsworth e il suo team di ricercatori hanno scoperto che materiali realizzati in aerogel possono essere utilizzati per resistere al freddo. Questo gli ha fatto intuire che una combinazione di bioplastica e aerogel potrebbe imitare meglio la Terra. Questi habitat sarebbero importanti anche per la coltivazione di piante commestibili su Marte.

Possiamo solo immaginare come sarà la prima spedizione su Marte, chissà se la mia generazione riuscirà a vederla, o forse saremo troppo anziani per ricordarla.
Una ricerca per il futuro
Il team pensa che questo habitat sia molto importante per la sopravvivenza dei coloni nel futuro. Secondo Wordsworth:
“Il sistema rappresenta un passo avanti verso il mantenimento della vita su un altro pianeta. È molto difficile mantenere in vita gli esseri umani ovunque per lunghi periodi senza la presenza di piante”.
Seguiremo questa ricerca e tante altre che riguardano la futura spedizione su Marte, credo che sia fondamentale anche per il pianeta Terra.