Cinema
Cinema Italiano 2025 e film che fanno riflettere

Se pensate che il cinema italiano non si difenda ancora troppo bene rispetto al cinema internazionale vi sbagliate di grosso. Il cinema italiano 2025 ci sta dimostrando che i registi e gli sceneggiatori lavorano alacremente per stimolare la riflessione dello spettatore. In pratica rispondono ad un bisogno di contenuti trasparenti e coinvolgenti. Bisogno dell’utente che non si traduce soltanto in una richiesta di contenuti social più veri, ma anche di storie da vedere al cinema che parlino un po’ di loro. Vediamo quindi quelli che sono i titoli che, se vi siete persi, dovete assolutamente recuperare.
Cinema italiano 2025: i titoli che fanno riflettere
Partiamo con uno dei film più significativi del cinema italiano 2025, un film diretto da una donna e ispirato ad una storia autobiografica. Stiamo parlando di La vita da grandi di Greta Scarano.
Un film che va ad esplorare il rapporto tra una giovane donna e il fratello con disabilità cognitiva. La regista decide di affrontare questo tema con una narrazione molto empatica. Ogni scena è delicata e priva di retorica, tanto che il pubblico si sente parte della vita dei protagonisti.

La vita da grandi di Greta Scarano
Una storia che racconta delle difficoltà che molte famiglie italiane devono affrontare, e ci dimostra che si può crescere reciprocamente se si punta tutto sul rapporto umano e sulla fiducia.
Fuori di Mario Martone
Il secondo titolo del cinema italiano 2025 che vi segnaliamo oggi è Fuori di Mario Martone. Un film tratto dal libro autobiografico di Goliarda Sapienza, che si svolge nel carcere femminile di Rebibbia nel 1980.
Martone, che come regista sempre avuto un forte legame con la narrazione storica e sociale, qui più che parlare di detenzione cerca di far riflettere lo spettatore sull’identità, sulla solidarietà tra donne sulla libertà interiore. La sua è una regia attenta, senza fronzoli. Mette in scena un’intera comunità femminile che si trova reinventarsi attraverso la cultura, il dialogo e la scrittura.

Fuori di Mario Martone
Fuori è un film dal valore trasformativo, perché è stato capace di rendere visibili esperienze che sono sempre rimaste ai margini. Vi consigliamo quindi di recuperarlo perché vi porterà a rivalutare completamente quella che è la vita di un detenuto.
Il Cinema italiano 2025 e i riadattamenti letterari
Se siete appassionati del cinema nostrano saprete che molti dei nostri registi amano recuperare opere letterarie per riadattarle al grande schermo. Tra i titoli del cinema italiano 2025 ce ne infatti uno chi è l’adattamento del romanzo di Rossella Postorino dal titolo Le assaggiatrici. Il film dal titolo omonimo è firmato Silvio Soldini.
Qui si affronta il presente parlando però nel passato. La storia infatti è ambientata nella Germania nazista e racconta di un gruppo di donne che sono costrette ad assaggiare il cibo destinato al Fürher. Hitler infatti era ossessionato dall’idea che qualcuno potesse avvelenarlo e a quanto pare aveva un gruppo di donne addette solo ad assaggiare il suo cibo. Soldini recupera questa storia e crea una pellicola intensa che esplora la paura quotidiana, ma anche il potere della sopravvivenza e la complicità forzata. L’obiettivo è quello di coniugare la memoria storica con la tensione morale e la profondità psicologica.

Le assaggiatrici di Silvio Soldini
Altro titolo molto contemporaneo, radicato in un forte contesto locale, è il film di esordio di Edgardo Pistone: Ciao bambino. Ci troviamo qui in una Napoli periferica che è lontana dagli stereotipi a cui siamo soliti pensare. La storia segue il percorso di un adolescente che cerca di capire chi è all’interno di una famiglia molto complicata.
Pistone racconta di scelte difficili, incomprensioni e momenti di poesia urbana che vanno ad interrogarsi sul senso di appartenenza e sulla possibilità di redenzione oltre che sulla fragilità degli affetti. Secondo alcuni è una delle opere più toccanti del cinema italiano 2025 perché è capace di dare voce ad un mondo che raramente trova spazio sul grande schermo.