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Rinaturalizzazione urbana: può salvare le città?

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rinaturalizzazione urbana

Il caldo del 2025 sta diventando proverbiale. Un caldo record che ha portato all’ispessimento del fenomeno delle isole di calore urbane. Si tratta di un fenomeno ormai sempre più evidente in cui le temperature nelle aree densamente urbanizzate risultano sensibilmente più alte di 3/4 centigradi rispetto alle zone rurali circostanti. La causa principale è il consumo del suolo, ma anche la carenza di vegetazione e l’eccesso di superfici impermeabili come l’asfalto il cemento che quando l’essere umano sente i 40° raggiungono anche un massimo di 52°. Per i nostri amici a quattro zampe un vero e proprio calvario. Cosa fare quindi? Per combattere questa battaglia silenziosa ma cruciale ecco che si parla sempre più spesso di rinaturalizzazione urbana. Vediamo insieme che cos’è e perché può davvero aiutare nella salvaguardia delle città.

Le isole di calore: un problema in crescita

Partiamo col descrivere il fenomeno delle isole di calore, che si sviluppano quando il calore solare viene assorbito durante tutto il giorno dalle strade e dalle infrastrutture cittadine. Questo calore assorbito viene poi rilasciato lentamente durante la notte il che comporta temperature più alte, soprattutto nei mesi estivi, con effetti ultra negativi sulla salute non soltanto delle persone ma anche dell’ambiente.

I consumi energetici e la qualità di vita diventano estenuanti e le ondate di calore, rese sempre più frequenti e intense dal cambiamento climatico, vanno ad amplificare questo problema. E sapete qual è la cosa che si sta registrando? Che questo è un dato di calore non sono preoccupanti soltanto per gli anziani e i bambini che sono di solito la fetta della popolazione più arrischio, ma stanno diventando un problema reale anche per l’essere umano adulto che gode di buona salute.

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Ecco come combattere le isole di calore.

In questo contesto va ad inserirsi una delle risposte più efficaci a questo fenomeno: la rinaturalizzazione urbana. Come vedremo nei prossimi paragrafi, reintrodurre elementi naturali nei tessuti urbani e di grande aiuto a combattere le problematiche causate dalle isole di calore.

La rinaturalizzazione urbana come risposta

Per rinaturalizzazione urbana si intende quel fenomeno che porta le città a creare delle aree verdi, definiti spesso anche polmoni urbani, utili a riequilibrare la temperatura nelle città colpite dalle ondate di calore.

Il verde verticale, i tetti verdi, i parchi urbani, i corridoi ecologici e le alberature stradali permettono di abbassare la temperatura percepita e migliorano la qualità dell’aria. Non solo, assorbono CO2 e favoriscono la biodiversità offrendo degli spazi di socialità utili al benessere psicofisico dei cittadini.

Tutto molto bello, ma sono davvero utili per salvare le città dalle isole di calore? Per capirlo abbiamo deciso di analizzare un esempio che quest’anno sta facendo molto scalpore, quello della città di Firenze. Il capoluogo toscano è infatti una città emblematica in questo contesto perché pur essendo conosciuta per il suo patrimonio storico-artistico negli ultimi anni ha dovuto affrontare gli effetti nocivi delle isole di calore.

Il caso di Firenze

Vediamo quindi nello specifico il caso della città di Firenze nel contesto della rinaturalizzazione urbana. Come anticipavamo nel paragrafo precedente negli ultimi anni questa città ha dovuto affrontare diverse problematiche legate all’aumento della temperatura urbana nelle aree più centrali e cementificati.

Il centro storico della città con le sue vie strette e la scarsità di vegetazione destate registra fino a 4/5 gradi centigradi in più rispetto alle periferie che sono più verdi o alle aree collinari. A questo risponde l’amministrazione comunale che negli ultimi anni ha avviato progetti di forestizzazione urbana, in particolare citiamo il piano del verde e l’iniziativa “Firenze Green”. Come si progetti. Ad aumentare la superficie verde disponibile pro capite andando a riqualificare gli spazi pubblici.

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Aree verdi in città per salvare l’ambiente e i cittadini

Per farlo si sono piantati – e si continueranno a piantare – migliaia di nuovi alberi, dando particolare attenzione a quelle aree dove già il verde esisteva ma era stato pressoché abbandonato. Una di queste aree è quella del Parco delle Cascine. Oltre a questo posto sono stati poi creati nuovi polmoni verdi nelle periferie con l’obiettivo di creare un sistema ecologico integrato in grado di mitigare il caldo urbano.

Rinaturalizzazione urbana: Non solo bellezza, ma resilienza

La rinaturalizzazione urbana quindi non è soltanto una questione estetica ma più che altro una questione ambientale, anzi possiamo dire che è un atto di resilienza nei confronti dell’uomo e del suo stato di salute.

Le aree verdi sono un’infrastruttura ecologica che ha la potenzialità e capacità di proteggere la salute pubblica, adattando le città il cambiamento climatico. Il caso di Firenze è solo uno dei tanti casi che avremmo potuto citare. Molte altre città italiane ed europee stanno affrontando questa sfida legata alle isole di calore: l’obiettivo è coniugare la tutela del patrimonio, della qualità della vita e della sostenibilità dell’ambiente.

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